TURCHIA
IL VIAGGIO AVVENTURA DI CARLO,
AUGUSTO ED ELISA
Con l'occasione di raccontarvi il
viaggio dei nostri amici, cliccando le frasi colorate in blu potrete avere
maggiori informazioni turistiche dei luoghi visitati da loro.
Buon viaggio.
Ciao sono Carlo (Billo), partito da San Secondo con la mia BMW GS 100 mi
dirigo alla volta di Ancona per imbarcarmi sul traghetto
che mi avrebbe portato a Igoumenitsa in Grecia. Ad Ancona trovo ad aspettarmi i
miei amici Elisa con la sua BMW F 650 e suo marito Augusto con BMW GS 1150.
Imbarcati senza problemi giungiamo in Grecia.
clicca
la cartina per vedere il nostro itinerario greco
Decidiamo di intraprendere il
nostro viaggio imboccando la
strada E92 (itinerario europeo) in direzione Ipsala. Valichiamo il Katara pass (1690
m s.l.m.) uno dei passi più alti della penisola ellenica. La strada che
percorriamo costeggia le "Meteora" che sono
monasteri di difficilissimo accesso costruiti su formazioni geologiche
uniche al mondo. Ci Fermiamo ad ammirare le bellezze del luogo. Il viaggio riprende passando per
Larisa, Thessaloniki, Kavala, Alexandroupolis. E' da notare che il fondo stradale
in Grecia è buono, salvo che per alcune zone. In Grecia il tempo non è dei
migliori e la pioggia è nostra compagna di viaggio per tutto il tempo. Ci apprestiamo al confine greco - turco nei pressi di Ipsala e
stabiliamo di passare di buon mattino: la notte sarebbe pericoloso a causa delle
strade in pessime condizioni e dei numerosi attraversamenti della sede stradale di
animali selvatici; inoltre è meglio partire presto perchè le lungaggini
burocratiche alla frontiera fanno perdere diverse ore.
Siamo finalmente
in Turchia: la cosa che mi colpisce e che mi accompagnerà per tutto il viaggio
è la gentilezza della gente e la loro disponibilità nei confronti degli
stranieri. A questo punto ci dirigiamo verso Istambul. C'è da premettere innanzi
tutto una cosa viaggiare in moto in quei luoghi richiede uno spirito di adattamento molto elevato: l'igiene in materia alimentare è alquanto
approssimativa e una vaccinazione anti - epatite non guasta prima di partire.
Ogni volta che è stato il momento di fare benzina c'era un rito da rispettare:
il benzinaio con il suo vassoio ci portava il tè caldo da bere! La prima volta
questo comportamento ci ha lasciati allibiti, ma in seguito il rito del tè alla pompa di benzina è diventato una piacevole
abitudine.
Visitata la città di Istanbul dirigiamo le nostre moto verso la cittadina di Safranbolu,
paese caratteristico ottomano dichiarato patrimonio dell'umanità. Il nostro
viaggio prosegue in direzione di Samsun. Durante il trasferimento
incappiamo in una giornata di intensa pioggia che peggiora il transito
delle già malmesse strade locali: per questi tipi di percorso è sentitamente
consigliata la moto da Enduro.
Villaggio
sul Mar Nero
Transitiamo senza fermarci per la cittadina di Trabzon.
Visitiamo il vicino paese di Sumela
e il suo monastero.
Di nuovo in viaggio siamo in direzione dell'altopiano anatolico (la cui altezza
è di circa 1500 m s.l.m.) vogliamo raggiungere la città di Erzrum,
una delle città più importanti ad est della Turchia. In questo tratto di
strada valichiamo il passo conteso aspramente tra i russi e i turchi durante
la 1° guerra mondiale. Ad Erzrum ci fermiamo, visitiamo velocemente la
cittadina. Nota caratteristica: il proprietario dell'albergo dove alloggiamo ci
fa posteggiare le motociclette nell'atrio dell'albergo!!!!!!
Riprendiamo la strada per Kars, città posta a 50 km dal
confine con l'Armenia, facciamo una breve deviazione per poter vedere la
cittadina di Ani importante crocevia dell'antica via della
seta antica capitale del regno armeno. Qui, all'ombra di un'antica rovina una
famiglia turca sta facendo un pic-nik e fatta amicizia non ci hanno lasciato
ripartire se non dopo aver pranzato con loro.
Lasciataci alle spalle Kars ci incamminiamo alla volta di Dogubeyazit, è
percorrendo questa via che alla nostra sinistra che possiamo ammirare il famoso monte
Ararat, dove narra la leggenda si arenò l'arca di Noè. Giunti a Dogubeyazit
sostiamo e visitiamo il paese: siamo al confine con l'Iran. Conosciamo in questo
luogo un ragazzo ventenne che partito da Stoccolma in bicicletta 3 mesi
prima tentava di raggiungere l'India: che coraggio.
La nostra successiva meta è Van dove esploriamo l'omonimo
lago,di origine vulcanica, dalle acque altamente alcaline posto ad un'altitudine
di 1650 m.
Siamo a Diyarbakir e la mia strada si divide da quella di Augusto ed Elisa, loro
due prendono per costeggiare il Mar mediterraneo io invece mi spingo all'interno
per visitare la Cappadocia. Nessuno di noi però si ferma a Diyarbakir
perchè nonostante le bellezze locali vi è un alto tasso di delinquenza.
Proseguo in solitaria, lungo la mia strada sono molte le meraviglie
naturali che scopro. Eccomi al Monte Nemrut
(2150) situato nei pressi del fiume Eufrate, mi fermo per visitare l'antica
tomba del re Antioco I. Qui la moto da enduro sono le uniche padrone.
Nevsehir è la mia tappa successiva per entrare nella regione della Cappadocia
zona occidentalizzata e molto turistica. Oserei dire che per i miei gusti lo è
troppo!
Il viaggio prosegue per Gordion nella quale sono solo
di passaggio, Bursa, giungo a Canakkale
che visito e vedo anche i famosi campi di battaglia di Gallipoli della
prima guerra mondiale. A Canakkale mi imbarcherò per la Grecia non prima però di visitare la mitica città
di Troia. Troia a dire il vero mi delude un po' mi
aspettavo di trovare più resti dell'antica città, invece c'è molto poco da
visitare.
In Grecia ritrovo i miei compagni di viaggio Elisa ed Augusto coi quali mi
rimbarco per il rientro in Italia.
25 giorni 8000 KM percorsi.
Foto cliccabili
Veduta di DoGubeyazit dal Palazzo di Ishak Pascia
Monte Nemrut: Tomba del re AntiocoI