Polesine è il primo comune rivierasco della provincia e si trova a 35 Km dal capoluogo Parma ad un altitudine di 36 m sul livello del mare e conta una popolazione di 1520 persone. Il comune è quello che sicuramente più di tutti lega la sua vita economica al grande fiume Po: le ampie golene sono fonte di reddito per numerose aziende agricole, le cave con escavazione di ghiaia e sabbia sono un'attività fiorente. Non mancano naturalmente le attività legate alla produzione del Parmigiano Reggiano e numerose anche le piccole industrie e le attività artigianali.
Presente è il turismo legato al fiume Po: esiste un piccolo porto e per quanti desiderano calarsi nell’atmosfera della bassa è possibile con piccole imbarcazioni navigare sulle acque del fiume affrontando itinerari davvero rilassati e lontani dallo stress delle grandi metropoli.

LA STORIA

Il nome del paese deriva dai termini "polecini" o "polesini" vale a dire quelle isolette che trascinate dal fiume durante le piene si dilatano e vanno a saldarsi alla riva. Ecco confermato il fatto che il paese lega a filo doppio anche la sua storia al fiume Po: su uno di questi "polesini" sorge l’antico abitato.
Il paese fu assoggettato al potere temporale del Vescovo di Cremona fino attorno a metà dell’anno 1000 quando diventò feudo dei Pallavicino che lasciarono evidenti tracce del loro passaggio. Ne sono testimonianza il Palazzo delle due torri che ne era la loro residenza; oggi purtroppo versa in uno stato di avanzata decadenza, ma è uno dei monumenti più antichi e importanti del paese. Anche la chiesa parrocchiale dei santi Vito e Modesto fu eretta nel periodo tra il 1720 e 1724 per opera di Vito e Modesto Pallavicino ultimi esponenti della famiglia nel comune. 

L’edificio si presenta sontuoso con la sua ricchezza e varietà di marmi; all’interno è visibile una fonte battesimale databile al ‘500 e nella sacrestia sono conservati preziose suppellettili sacre risalenti al XVIII secolo.
Nel 1731 Polesine passò al ducato dei Farnese mantenendo importanza come porto fluviale commerciale. Recentemente nel greto del fiume sono stati ritrovati nuovi reperti che confermano ulteriormente la presenza di un antico borgo di Polesine sommerso dalle catastrofiche alluvioni del Po: distrutte dalle acque furono quasi certamente 2 antiche chiese e la rocca di cui alcuni merli sono conservati nel municipio.
Da vedere è la Chiesetta del Po che si trova in zona golenale dedicata alla Beata vergine di Loreto protettrice della zona da alluvioni e sciagure derivanti dalla vicinanza del fiume, all’interno della chiesa  se ne conserva un antica immagine. Il suo campanile è una copia in miniatura del vicino "Torrazzo" di Cremona.
Da ricordare l’alluvione del 1951 che minacciò di distruggere il paese.
Polesine fu una delle mete preferite dello scrittore, nativo di Fontanelle, Giovannino Guareschi che dalle indimenticate scaramucce tra il di allora parroco don Davighi e il sindaco Carini trasse l’ispirazione per la creazione dei suoi famosi personaggi Don Camillo e Peppone.

Chiesetta del Po

Chiesa Santi Vito e Modesto

Parco sul Po

LE FRAZIONI

Vidalenzo – Santa Croce – Ardola (in parte)