IL TELEPASS ANCHE PER LE MOTO
Da gennaio è utilizzabile sulla maggior parte della rete autostradale nazionale. Si usa il transponder delle auto

Anche le moto potranno usare il Telepass. Dal primo gennaio il dispositivo di pagamento automatico dei pedaggi autostradali sarà sfruttabile anche dai motociclisti. E’ notizia, recente, quasi improvvisa, arrivata poco prima di Natale come un dono sotto l’albero. A mettercelo è stato l’amministratore delegato del Gruppo Autostrade, Vito Gamberale, che Io ha annunciato durante il Motor Show in una conferenza stampa tenuta insieme a Paolo Sesti, presidente della FMI, ente che ha dato il suo contributo alla messa a punto finale del progetto. Dei circa 1.000 motociclisti coinvollti nella sperimentazione, 300 sono stati infatti indicati dalla Federmoto. Le Autostrade da parte loro hanno provveduto ad aggiornarare gli impianti dei caselli, ora contraddistinti dal disegno di un motociclo sul fondo stradale e soprattutto da una nuova sbarra più corta, per motivi di sicurezza. Il congegno utilizzato è lo stesso già montato a bordo degli autoveicoli ma la società di gestione non fornirà, almeno per ora, il necessario supporto per il montaggio sulla moto, che andrà comprato a parte (la GiVi ne ha realizzato un modello apposito). Supporto impermeabilizzato perché il transponder non sembra infatti garantito contro la pioggia...
Il servizio Telepass per le moto sarà attivo su tutta la rete gestita da Autostrade, ma anche sulla Padova-Venezia, sulle Autovie venete, sulle Centro Padane e sul Consorzio Autostrade Siciliane. Aggiornamenti sono in corso anche da parte di altre Concessionarie autostradali aderenti all’Aiscat che via via consentiranno di coprire l’intera rete nazionale. Per utilizzare il Telepass moto bisognerà sottoscrivere l’abbonamento presso i Punti Blu del Gruppo Autostrade.

Autovelox: senza agente la multa non vale
Nessuno dei dispositivi usati per rilevare la velocità è omologato per il funzionamento senza il controllo di un agente di Polizia. E’ il dato che emerge dal chiarimento inviato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (prot 3610, 11112004) alla Polizia Municipale di Treviso. Secondo il Ministero gli attuali velocimetri sono stati omologati prima che fosse stabilita la possibilità di rilevare automaticamente la velocità senza il controllo di un operatore che, di conseguenza, deve sempre essere presente. La nota aggiunge, inoltre, che sono al vaglio richieste di omologazione, ma che servirà ancora del tempo per definire la questione.