Articolo tratto dal settimanale Polis
Roccabianca, accadde una notte
Le leggende metropolitane ammantano sempre di fascino antico la storia e la
cultura delle comunità intrigando i sentimenti delle genti.
Quando negli accadimenti però la realtà supera la più fervida delle fantasie,
parlare di leggenda sarebbe quantomeno fuori luogo. Non ci resta dunque che
raccontare il fatto lasciando alla discrezione del lettore dove catalogarlo.
E notte fonda, quasi l'alba. Un cittadino di Roccabianca lamenta problemi di
salute contingenti e sollecita l'intervento della Guardia Medica che, avvertita
la gravità della situazione, dispone l'invio sul posto di un mezzo e di
personale qualificato con estrema urgenza.
Per arrivare a roccabianca, Fontanelle è un percorso obbligato ed il limite dei
50 Km all'ora è d'obbligo nei centri abitati. L'auto-medica a lampeggianti in
funzione e senza sirena, visto il traffico inesistente, non tiene conto di tale
limite.
Per strada d'altra parte non c'è anima viva, salvo un solerte agente di Polizia
Municipale che, forse suggestionato da troppi telefilms non esita a mettersi
sulle tracce dell'auto-medica stessa, raggiungendola quando questa rallenta in
prossimità del sito da dove era arrivata la richiesta di aiuto.
Il malcapitato autista ed il non più fortunato operatore sanitario si vedono
subissati di domande a ritmo serrato circa tutto quanto in quel momento non può
passare per la loro testa avendo un problema un tantino più serio che non
soddisfare le notturne curiosità del più solerte poliziotto che il corpo dei
vigili urbani abbia mai arruolato.
Non è dato sapersi se il commiato sia stato caratterizzato da un cordiale
"Buona notte e buon lavoro"; certamente si sa che la cosa non è
finita lì.
E stato interessato il 118, sempre per verificare la vericidà della richiesta
di soccorso pervenuta da Roccabianca, la gravità del fatto, l'urgenza con cui
gli operatori dovevano muoversi.
Pare e diciamo pare solo perchè il limite fra il credibile e l'incredibile è
ormai stato valicato, che qualche giorno dopo l'avvenimento, lo stesso sindaco
sia stato contattato. I più generosi d'animo sostengono per complimentarsi per
la solerzia e l'abnegazione dell'agente.
L'agente dal canto suo, avrebbe precisato che nel suo intento si era limitato a
chiedere maggior prudenza e soprattutto l'uso del lampeggiante, a suo dire
spento. Sicchè dopo i rimbotti ai ciclisti con la bicicletta senza sonoro,
anche le auto-mediche si mettano in riga! Con il codice della strada non si
scherza!
Edito da Battei, per volontà della sezione AVIS e curato da Rosetta Baratta
Gotelli, a Roccabianca qualche anno fa era uscita una gradevolissima
pubblicazione dal titolo "Roccabianca. Personaggi di altri tempi". Uno
spaccato di vita di paese, attraverso la rivisitazione di personaggi popolari
caratterizzanti la prima metà del secolo.
Con stile sobrio ed elegante la professoressa Baratta aveva toccato il cuore dei
suoi concittadini con le storielle assolutamente vere, cariche di umanità solo
un po’ chiosate con un filo di legittima fantasia.
Si racconta fra le altre cose, della "Guardia Comunale" che aveva
redatto un manuale in maniera:"Oggi avanti a me medesimo, nel viale delle
Rimembranze è apparso uno stuolo di starnazzanti oche senza guardiano alcuno,
ragione per cui sono costretto a multare il possessore di esse oche".
Saprà solo a sera che le oche erano le sue, sfuggite alla guardia della moglie.
Aneddoti che il tempo ha ingiallito, ma non cancellato e per i cui attori
proviamo sincera simpatia.
In siffatta maniera non possiamo neanche dire che a Roccabianca il presente ha
cuore antico
Valentina Zinelli
Tratto dal settimanale Polis