A fare della rievocazione del Circuito di Carzeto una grande festa per tutti gli
appassionati ,contribuiscono anche la mancanza di qualsiasi vincolo tecnico
sulle moto e la grande cordialità degli organizzatori, che si concretizza nella
magnifica tavolata finale a base di prodotti tipici.. Fin dall’esordio, alla
rievocazione hanno potuto partecipare tutte le moto d’epoca, senza distinzione
tra quelle certificate delle varie associazioni e tutte le altre. Questo ha
agevolato la presenza di tutti gli appassionati, ma non ha escluso l’intervento
di molte “moto da sogno”. Una tradizione che non è stata smentita neppure
quest’anno. Basta ricordare le MV Agusta 500 tre e quattro cilindri del 72
della collezione di Ubaldo Elly, che erano state usate da Giacomo Agostini e
Gianfranco Bonera, le Flarley-Davidsòn 250 e 350 usate da Walter Villa per
conquistare i suoi. cinque titoli iridati, che sono arrivate a Carzeto grazie
alla passione di Albino Fabbris, ex tecnico del reparto corse Harley-Davidson, e
di Giuseppe Mainetti. A fare grande il livello tecnico della rievocazione hanno
contribuito anche le moto che sono state le interpreti e le protagoniste delle
gare degli anni Quaranta e che a Carzeto hanno corso e vinto. E affascinante
rivedere in azione le varie Moto Guzzi 250 Albatros e Gambalunghino della
collezione di Dario Sebaste, le Gilera Saturno Competizione delle collezioni di
Manara e di Minardi e le Norton Manx deIle collezione di Battisti e di Calestani.
Anche questa volta non sono mancati i campioni del passato. Emilio Mendogni,
Vittorio Zito, Giampiero Gatti, Emilio Locati e Peter Balaz sono ormai degli
habitué, ma lo svizzero Enrico Canonica, campione elvetico nel ‘69, i
pesaresi Paolo Campanelli e Luciano Battisti e il fiorentino Giuliano Maoggi,
hanno “esordito” quest’anno. Particolarmente significativa la presenza di
Maoggi, vincitore del Moto Giro d’italia del ‘56, che nonostante abbia già
superato gli ottant’anni, al pari di tutti gli altri campioni, non ha voluto
rinunciare ai due turni di prove previsti per ogni partecipante. |