4 PASSI DEDICATI A GIANMARIA

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Vogliamo dedicare questo nostro giro a Giammaria un grande amico: "Ci hai lasciato ma noi ti terremo sempre nei nostri cuori, i viaggi e le avventure che faremo saranno col tuo ricordo".
Appuntamento con Gian Paolo a Ragazzola al solito posto, di quando 50 giorni fa ci eravamo trovati per il giro a Chiavari in cui aveva partecipato con entusiasmo anche Giamma. Io e Laura arriviamo per primi sono le 6,45 l’aria e’ ancora frizzante la giornata si presenta subito con un sole stupendo che fa presagire a temperature estive, poco importa pensiamo tra noi: "oggi andremo al fresco".  La destinazione e’ un classico con una sola variante di tragitto: Passo Gavia, Passo Stelvio, Passo Palade (che sostituisce il + classico passo Mnedola) e Passo Tonale.... le olimpiadi dei Motociclisti.
Ecco che arriva Gian Paolo con il suo transalp puntualissimo si lamenta un po’ per i soliti disservizzi del Bancomat intanto io e Laura ci prepariamo indossando giubbottino e casco. Partiamo destinazione Gavia. Il traffico è scarsissimo vista l’ora attraversiamo speditamente i paesi di Leno e Bagnolo Mella arriviamo a Brescia per imboccare la tangenziale dove però troviamo i lavori per il rifacimento delle rampe: ci tocca fare una piccola variante per imboccare la strada del lago D’Iseo. L’andatura e’ tranquilla da codice il nostro intento e’ arrivare alle 10 sul passo Gavia, proseguiamo in direzione di Edolo la strada e’ in perfette condizioni nota dolente le gallerie al lago D’Iseo male areate e scarsamente illuminate. Durante il tragitto incrociamo tanti altri appassionati delle 2 ruote chi va nella nostra direzione chi verso il lago ogni centauro che si incrocia il saluto e’ d’obbligo.

 

Ben presto siamo ad Edolo lì prendiamo la direzione passo Tonale dopo alcuni km Gian Paolo mi fa' cenno che sarebbe meglio una sosta di rifornimento prima di prendere le rampe del Gavia così decidiamo di fare una breve sosta in un area di servizio a Ponte di Legno. Ci fermiamo giusto il tempo strettamente necessario per il pieno e poi via per il passo a metà dei tornanti incontriamo una gara ciclistica che ci accompagnerà fino alla cima. A Giammaria sarebbe piaciuto trovarsi in mezzo a tante bici dato che la sua seconda passione era proprio la bici da corsa. Durante la salita via via che ci avviciniamo in quota troviamo la neve a bordo strada. 

 

Finalmente il passo: a 2621 Mt lo spettacolo che ci offre e’ bellissimo con le cime tutte innevate. Troviamo lo spazio per posteggiare le nostre moto proprio vicino al cartello stradale del passo. Un cappuccino e un pezzo di torta ci fa riprendere un po’energia, la giornata e’ ancora lunga. Ci siamo portati alcuni pezzi della moto di Giamma da lasciare nelle tappe del nostro viaggio dedicato al suo ricordo: lui avrebbe desiderato certamente essere con noi  così  io e Gian Paolo troviamo un anfratto nella roccia per depositare qui piccoli frammenti ... un modo per ricordarlo per sempre.

Guardiamo l’orologio sono le 10,40 e’ ora di riprendere le nostre moto, ci dirigiamo verso Santa Caterina Valfurva durante la discesa Laura immortala il paesaggio davvero suggestivo e dopo poco transitiamo per il paese in direzione Bormio, entriamo nel centro e teniamo le indicazioni per il passo Stelvio uno dei passi più famosi e alti d’Europa. Durante l’ascesa incontriamo una comitiva di motociclisti Spagnoli poi Tedeschi e anche Svizzeri. E' sempre un emozione fare una strada ricca di storia: durante la 1 guerra mondiale fu teatro di scontri tra le truppe Italiane e Austriache.

I tornanti si susseguono a non finire l’adrenalina scorre nelle nostre vene da lontano scorgiamo gli alberghi della vetta, arriviamo prima io e Laura avendo tenuto un andatura un po‘ più racing rispetto al più tranquillo Gian Paolo. La vetta a 2758 Mt e’ già popolata da molti centauri, riusciamo a fatica a trovare il posteggio per la moto: ben presto arriva anche Gian Paolo sono le 12,10 alcune foto di rito poi il nostro pensiero va al nostro amico.

Decidiamo di andare a far visita al crocifisso che sovrasta il passo per ritrovarci tutti insieme il più vicini possibili a Giamma. Ci incamminiamo lentamente per l’impervio sentiero ai cui lati troviamo dei bellissimi fiori selvatici: attorno a noi si apre uno scenario da cartolina siamo immersi nel silenzio rotto soltanto dal crepitio dei nostri passi sulla roccia friabile del sentiero, effettuiamo alcune soste prima di arrivare, la bellezza del luogo non ha eguali: ci fermiamo alcuni minuti in silenzio ad ammirare il paesaggio e scattiamo alcune foto raccontandoci impressioni di viaggio e ricordi legati ad altri viaggi. Ci riposiamo ai piedi della Maestà ed anche qui un piccolo ricordo per il nostro grande Gianmaria.

Sono le 12,45 e decidiamo di riavviarci per recuperare le moto e riprendere il viaggio giunto a circa metà. La discesa verso il sud Tirolo e’ molto tranquilla non abbiamo fretta decidiamo di fermarci al solito posto il 34esimo tornante per mettere la firma del nostro moto gruppo e’ ormai una tradizione ci fermiamo alcuni minuti poi via senza toglierci il casco la fame si fa sentire….. 

La nostra tappa ristoro e’ la Birreria Forst, vicino a Merano lungo la val Venosta, nel giardino all’ aperto; posteggiate le moto ci avviamo per la scalinata che ci porta al ristorante, per rinfrescarci due belle birrozzone da litro e una bella media per la Laura ordiniamo anche tre stinchi di maiale ai ferri con patatine fritte e crauti tanto per riprendere un po’ di energie!!!! 

Dopo un meritato riposo è ora di rimettersi in movimento ci aspetta ancora il passo Palade che ci immetterà’ nella val di Sole e il Tonale per chiudere il cerchio dei passi. L’orologio segna le 16,10 piccola sosta per rifornimento in un area di servizio e poi via il Palade ci aspetta dal caldo della val Venosta via via che saliamo sentiamo il refrigerio di un aria più frizzante. Mezz'ora di curve molto piacevoli e arriviamo al passo a 1512 Mt dove scattiamo la foto di rito. Facciamo amicizia con una simpatica capretta probabilmente smarritasi seguendo alcuni turisti, così con l’aiuto di alcuni escursionisti avvertiamo i contadini della malga per il recupero della bestiola che intanto continua a farci compagnia.

Ore 18,00 dopo l’imprevisto capretta riprendiamo un po’ in ritardo rispetto alla tabella di marcia prossima tappa Passo Tonale attraversiamo speditamente la val Di Sole fino a il bivio per Pejo poi entriamo in val Vermiglio dove iniziano i primi tornanti che portano al passo e li via con le pieghe agevolate dallo scarsissimo traffico e dall’ asfalto in buone condizioni a parte alcuni tratti di lavori in corso per il rifacimento e consolidamento della sede stradale. Passiamo da Forte Strino proprio sulla strada per il Tonale avamposto di controllo e difesa risalente al primo conflitto Mondiale. Ci fermiamo giunti al Passo dove sorge il Monumento ai caduti proprio nell'enorme piazzale per riposarci. Salendo  sul terrazzo del sacrario il pensiero torna al nostro amico “Giamma”.

L’orologio e’ impietoso e segna le 19,00. Siamo a circa 180 km da casa dobbiamo riprendere la strada per non arrivare troppo tardi: scendiamo speditamente verso Ponte di Legno e poi ritrosi per il tragitto fatto alla mattina fino a arrivare a Ragazzola dove  salutiamo Gian Paolo alle 21,30.
670km percorsi: esausti, ma contenti per una giornata vissuta intensamente in memoria di un amico.
Giammaria Forever