PASSO STELVIO

 

Anche quest'anno, alla spicciolata qualcuno in gruppo qualcuno solo in coppia, il mucchio si è recato nel tempio italiano dei passi alpini, affrontando itinerari però diversi.
Ecco le date delle uscite sullo Stelvio e alcune foto dei momenti più belli delle giornate trascorse sulle Alpi, seguiranno i report.

17 LUGLIO 2005
Flavio e Karin, Stefano e Michela, Luca, Paolo


 Al Passo Gavia

Goliardia sul Gavia

Finalmente sullo Stelvio

Foto di Gruppo

6 AGOSTO
Marco e Laura


Sulla via del Gavia

Sul Passo

Direzione Stelvio

Foto di rito

GLI IMMANCABILI PASSI DEL GAVIA E DELLO STELVIO

Anche per quest’ anno quasi in chiusura dell’ estate non potevamo io e Laura disertare il richiamo dei due passi più importanti delle nostre alpi, così ecco la cronaca della nostra giornata.
La partenza è sempre di buon mattino proprio per evitare traffico e il caldo estivo che massacra noi motociclisti, il nostro intento è arrivare al Gavia li fermarci per far colazione , verso le 08,00 siamo a Ponte di Legno, imbocchiamo il Toboga di tornanti strettissimi che ci porterà al passo, il traffico è quasi inesistente solo alcuni temerari ciclisti che di buon ora cominciano la scalata con la loro bici, ne approfittiamo per scattare qualche foto ricordo lungo il tracciato strettissimo. La giornata è variabile e nuvole minacciose si defilano all’orizzonte la nostra speranza è evitare la pioggia, siamo partiti non attrezzati solo la classica giacca in cordura e jeans, salendo di quota la temperatura comincia a scendere, il termometro della moto segna 11 gradi mancano ancora pochi km all’ passo il panorama e’ sempre incantevole anche se reso cupo dalle nuvole che per nostro grande dispiacere cominciano a impartire la benedizione con una pioggia fine ma molto intensa, la temperatura precipita a 8 gradi sembra di essere già in inverno fortunatamente per noi il rifugio è vicino infreddoliti velocemente posteggiamo la moto nel piazzale antistante il ristorante e via dentro per scaldarci.
Due tè bollenti e due fatte di buona torta ci rimettono un po’ in sesto , subito il pensiero vola a chi e’ rimasto a casa a far “riposare la moto” potevamo dimenticarci di Paolino? (Biaggi) e dalla Fede???…. è no la cartolina ricordo e’ obbligatoria .
E’ sempre bello poter percorrere queste strade cariche di storia, anche se tutti gli anni restano invariate nella loro fisionomia per noi motociclisti la montagna è una sfida ogni curva un divertimento il paesaggio ci ripaga con ricordi ed emozioni.
Ormai è ora di riprendere il nostro itinerario che ci porterà verso il passo Stelvio, ci facciamo coraggio e via fortunatamente ha smesso di piovere comunque la temperatura rimane bassa , il fondo stradale bagnato ci impone una andatura molto prudente, iniziamo la discesa verso Santa Caterina ,scendendo a valle il tempo migliora e il sole comincia a far capolino dalle nuvole scaldandoci. Incontriamo i primi motociclisti che con la mano ci salutano; il tragitto è breve e dopo aver attraversato il caseggiato di Santa Caterina percorriamo circa 18 km per arrivare a Bormio. Facciamo una breve sosta al distributore per poi affrontare la scalata allo Stelvio, non abbiamo fretta e iniziamo a salire senza animo sportivo vogliamo vivere il tragitto il più a lungo possibile guardando il panorama e scambiarci commenti, il manto stradale è in buone condizioni. A metà strada ci fermiamo per fare foto presso la cascata del Braulio dove iniziano una serie di tornanti davvero spettacolari resi meno pericolosi da modifiche al tracciato, infatti salendo si può ancora notare la vecchia strada a tornanti ormai abbandonata …. io comunque sono riuscito 15 anni fa a percorrerla era davvero impegnativa e pericolosa per i tornanti strettissimi e ripidissimi in oltre sono state allargate alcune delle tante gallerie comunque il consiglio è di affrontarle sempre con la dovuta prudenza. Il passo è ormai vicino, il tempio di noi motociclisti, il panorama è suggestivo e l’aria frizzante, ci fermiamo giusto il tempo per riposarci l’orologio segna ormai le 11 ripartiamo discendendo il passo verso il sud Tirolo , la strada di discesa fino al caseggiato di Trafoi purtroppo non e’ bella causa lavori in corso ed il manto stradale è in pessime condizioni per circa 10 km, però migliora drasticamente diventando buono.
Per me e Laura è ormai un rito fermarci al 34 ° tornante scattare qualche foto ricordo il tracciato e molto insidioso la strada e stretta e i tornati a gomito mettono a dura prova chi la percorre tanto da portare a qualche caduta per i meno esperti.
La sosta pranzo è prevista alla birreria Forst e dopo aver percorso la Val Venosta arriviamo alle 12,30 nel piazzale antistante la birreria meta d’obbligo per tantissimi motociclisti in transito da quelle parti, il menù è una grigliata di carni miste e due boccali di birra vi consigliamo davvero una sosta almeno per gustarvi una buona birra.
Decidiamo la strada del rientro optiamo per la strada statale che porta a Trento anziché la monotona autostrada, una bella giornata trascorsa vivendo la bellezza della montagna.


Il 34esimo tornante

La birreria a Forst