DISAVVENTURE ALLA RIEVOCAZIONE

Doveva essere una giornata di puro divertimento e allegria tutti insieme noi del mucchioselvaggio nella manifestazione della rievocazione storica presso il circuito cittadino di Carzeto, ma purtroppo io Marco sono incappato in un banale incidente proprio al primo turno che ha segnato la mia stagione motociclistica.
Ore 7,30 io ed Ettore già pronti con tutto l’equipaggiamento, la sera prima avevamo caricato le vespe sul furgoncino quindi c’era solo da valutare se mancasse ancora qualcosa, tutti contenti ed emozionati partiamo alla volta di Carzeto: e’ mattina presto, ma l’orario non ci pesa assolutamente perchè ci apprestiamo a vivere una giornata carica di adrenalina.
Finalmente arriviamo c’è un fermento di suoni d’altri tempi, un'atmosfera magica che solo un motociclista può provare, decidiamo di posteggiare il camioncino ed andare ad iscriverci ai due turni per ogni categoria previsti dal programma, espletate le formalità burocratiche eccoci li per far scendere le nostre vespe che all’apparenza hanno un aria innocente, ma che invece celano un cuore diabolico, alcuni ragazzi che girano nei paddok si accorgono delle modifiche speciali apportate ai nostri mezzi, è bellissimo rispondere alle domande d’informazione, sei orgoglioso per aver creato e di poter pilotare mezzi davvero unici, i minuti passano veloci e ben presto dobbiamo prepararci per il primo turno.
Quest’anno siamo super attrezzati Ettore sfoggia la sua tuta in pelle da vero pilota mentre io indosso un giubbetto con le protezioni e i pantaloni in gore-tex anch’essi dotati di tutte le sicurezze, come se ci aspettassimo la sventura che da li a poco doveva consumarsi. Ci ha raggiunto per l’occasione anche l’amico Emanuele che con grande sacrificio è venuto da Mantova per poter partecipare con il suo prototipo di vespa con un motore speciale auto costruito.
Siamo tutti in griglia di partenza che emozione essere tutti insieme con le nostre vespe immersi in un frastuono di motorini smarmittati, infatti facevamo parte della categoria 50 – 175 cc ci fanno partire scaglionati per evitare collisioni, eccoci in pista nonostante sia presto c’è già una folta cornice di pubblico che si affaccia alle transenne del circuito che ti saluta; io ed Emanuele abbiamo il tempo, lungo il circuito, di scambiarci impressioni: un giro è di 5,5 km.
I giri si susseguono, all’ ultimo giro, ormai appagato dai giri precedenti, rallento anche perchè ormai mancano 350 mt all’ arrivo, ma la sfortuna mi attende alle curve artificiali di paglia, forse per una chiazza d’olio o per l'asfalto reso umido da una nebbiolina fuori stagione, mi ritrovo a terra strusciando per alcuni metri. Una banalissima scivolata dato che andavo ad un andatura di 35 – 40 kmh ma sono bastati per appoggiare malamente il piede destro procurandomi la frattura della tibia e del perone, da questa banale caduta mi sono ritrovato all’ ospedale con una prognosi di 3 mesi come rovinare una giornata che era partita all’ insegna dell’ divertimento, poi pensi e ripensi come è successo ma non ti dai una ragione ….
Colgo l’occasione per ringraziare tutti i miei amici che mi sono rimasti vicini in quel brutto momento, che dire ragazzi arrivederci al prossimo anno cercando di lasciare a casa la sfortuna!!!!!!