MARCO LUCCHINELLI

 

Con nostre parole noi del Gruppo Mucchioselvaggio stralciando notizie interviste,cercheremo di raccontarvi in modo conciso la carriera di un grande pilota italiano genio e sregolatezza Marco Lucchinelli “Cavallo pazzo”che ha lasciato un impronta indelebile nel motociclismo sportivo italiano degli anni 70-80.
Marco Nacque  a Ceparana frazione del comune di Bolano in provincia di La Spezia   il 26 Giugno 1954 da una bella intervista con l’amico Nico Cereghini racconta la sua adolescenza un po’ inquieta, cambiando diverse professioni lavorative all’ epoca non si nasceva pilota le possibilità finanziarie non erano certo quelle di oggi solo la passione e la testardaggine fece si che nel 1973 a 19 anni debuttò nel mondo del motociclismo con una Aermacchi  non era certo una moto competitiva ma lo aiutò nel farsi esperienza in quel mondo difficile che erano le gare di allora partecipò anche a cronoscalate una di esse quella di Saline di Volterra  nel 1974 poi la maggior esperienza maturata  le cose cominciarono a migliorare pian piano facendosi notare  da un famoso team manager Roberto Gallina  che nel 1975 gli  fece provare sul circuito del Mugello la moto Laverda 1000 a tre cilindri da endurance non fu un esordio felicissimo perché  cadde quasi subito , ma i risultati ottenuti furono comunque confortanti,nello stesso anno 1975 partecipò ad altre prestigiose gare, tra cui le "24 Ore" del Montjuich (una delle più combattute edizioni di sempre), di SPA Francorchamps , di Le Mans e la 1000 km del Mugello, dimostrando un grande talento nel guidare sulla pista bagnata,e grande tenacia caratteristiche che non perderà mai.   


Gallina lo fece poi correre nel campionato Italiano velocità nelle classi 250  e 350 , fu così che nel 1976 gli fu affidata una Suzuki 500 RG all’ epoca regina delle piste esordendo nel circuito di Le Mans assieme ai grandi famosi piloti il timore di Marco era tanto ma dopo pochi giri prese confidenza con la propria moto facendo segnare la Pole nelle prove di qualifica strappata solo Sabato pomeriggio dal famosissimo pilota ufficiale Barry Sheene. 
Fu terzo in gara, col giro più veloce, poi secondo al Salzburgring  sembrava lanciatissimo; poi pero’una serie di infortuni e di rotture, che gli diedero tregua soltanto per il secondo posto nell'ultima corsa al Nurburgring fu però quarto in campionato e primo dei privati.


Lucchinelli  era un bravo pilota ma allora non esistevano manager personali che ti consigliassero la scelta giusta per
questo motivo invece di restare nel team Gallina, che stava per diventare la celebre squadra Nava-Olio Fiat, cedette alle lusinghe di un avventuriero che lanciava il nuovo Life Helmets Racing Team fu una scelta sbagliata ,con moto scarse e pochi soldi (il titolare della Life addirittura si sarebbe suicidato), Marco buttò via la stagione '77, e poi anche quella successiva da privato 1978-79 pochi, alla vigilia della stagione 1980, credevano ancora in Lucchinelli: le sue capacità e talento erano messe in discussione per il suo stile di vita un po’ al di sopra delle righe  capelli lunghi e l'orecchino erano mal visti.
Finalmente però il team Ferrari-Gallina  diede a Marco una opportunità importante gareggiare  questa volta con le Suzuki 500 ufficiali e nel campionato mondiale 1980 si posizionò 3° nella classifica finale facendosi distinguere per maturazione agonistica.
 

Con cinque successi su undici gare, sette pole e cinque giri veloci, Lucchinelli conquistò nel 1981 di forza il campionato mondiale 500 davanti a Mamola e Roberts, erano sei anni che un pilota italiano non riusciva a vincere un campionato mondiale,questo fu il periodo migliore per lui andò addirittura a cantare al Festival di Sanremo.
Marco fu il primo che sperimentò sulle ginocchia della tuta da gara gli slider battezzati "istrice", con gli aculei di gomma il suo carisma incantò anche la Honda che stava preparando il rientro dell'82 con l'originale NS a tre cilindri.
abbandonò con qualche polemica il team Gallina accettando l'offerta della Honda che forse non era tecnicamente ancora pronta per una moto vincente cosi’ nel 1982 dovette cedere ad  Uncini  il titolo proprio con le Suzuki lasciate libere dallo spezzino.

L’ Honda l’anno successivo migliorò e sviluppò tantissimo telaio motore e prestazioni ma purtroppo come succede nelle gare arrivò Freddie Spencer pronto a correre con la sua stessa moto, e questa fu la variabile inaspettata che nessuno prevedeva. Contribuì una brutta caduta del Salzburgring, 2 maggio 1982, a cambiare qualcosa nella testa di Marco Lucchinelli. Quel giorno duellava per il comando con Uncini, quando finì sull'erba a 220 all'ora e fu costretto a buttar giù volontariamente la moto per non finire  tra gli spettatori.
Ne uscì quasi illeso, ma molto scosso.


A fine '83, con Freddie Spencer campione del mondo Marco decise di ritirarsi dal mondiale 500
Si dedicò poi a gare minori sulle Ducati bicilindriche mille, ancora qualche vittoria, e infine due successi nell'albo d'oro della Superbike istituita nel 1988. E' stato per anni il team manager delle rosse, ha continuato a correre nelle formule minori Grazie Grande Luky per quello che  hai donato allo sport motociclistico sportivo italiano.         
Oggi Ritiratosi definitivamente dalle competizioni, continua a frequentare il mondo del motociclismo in qualità di commentatore televisivo dei Gran premi,nel 2007 è diventato uno degli ospiti fissi del programma Fuorigiri su italia1 , in onda dopo le gare della MotoGp in oltre in tante altre trasmissioni come opinionista tipo Griglia di Partenza su Tele Nova.   
Ora Lucchinelli continua con le due ruote insegnando come guidare in pista, nella figura di istruttore in scuole di pilotaggio.

 

P.S.:
Luchinelli non e’ solo un grande campione sportivo ma anche un  Mototurista  nei momenti liberi ama cavalcare la propria moto su e giu’ per le strade italiane   che mito Grande Marco !!!!!!!
Noi del Motogruppo Mucchioselvaggio speriamo in questa paginetta di avere fatto  cosa gradita a tutti gli appassionati e tifosi lasciando un sunto storico del nostro grande Campione 

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